"Mi piace credere che siamo tutti solo strumenti di una musa o di un genio... qualsiasi cosa creata spontaneamente, con un puro desiderio è il ricordo di quel momento propizio tra lo strumento e il creatore."
Sulle illustrazioni
Le illustrazioni sono souvenirs dei miei viaggi. Mi è sempre piaciuto il bizzarro della situazione, la particolarità che oggi è molto difficile da trovare; come uno struzzo su un letto o una gallina ricoperta di rubini. Lascio che la mia immaginazione parli e non ho paura di creare situazioni improbabili.
Non posso dire di essere mai stata interessata all'arte stessa, non ho mai studiato arte. Ma ho sempre avuto bisogno di essere circondata dalla bellezza e tutto ciò che era bello è diventato una forma d'arte. In realtà, il mio primo amore è stato la letteratura. Il modo in cui le parole potevano comporre un dipinto nella mia immaginazione era estremamente potente. Ho iniziato a scrivere di un mondo immaginario e in seguito ho trovato un modo in cui poter disegnare quello stesso mondo, un mondo che una volta avrei potuto esprimere solo nel mio diario.
.Mi piace credere che siamo tutti solo strumenti di una musa o di un genio (i Romani credevano che esistesse una natura divina dentro le persone, un angelo custode che ci ispira dalla nascita). Si potrebbe persino dire che qualsiasi cosa creata spontaneamente, con un puro desiderio, è il ricordo di quel momento propizio tra lo strumento e il creatore.
Avendo iniziato a disegnare solo di recente, mi vergognavo di mostrare il mio lavoro; è stato mio marito che mi ha spinto e mi ha detto: "Se porti gioia a una sola persona semplicemente con una tonalità di colore, per un momento sei stato uno strumento, che è quello che desideri essere". E mi ha convinta.