Canale centrale | We Meditate

Canale centrale

Le qualità del canale centrale.

Il canale centrale corrisponde al nostro principio di ascesa e alla nostra qualità di ricerca della verità. Quando non cerchiamo più il benessere materiale e desideriamo trovare un senso più innato di appagamento, è attraverso le qualità del canale centrale che possiamo trovare ciò che stiamo cercando.

Laddove il canale sinistro culmina con il superego (condizionamenti) e il canale destro culmina con il nostro ego, il canale centrale conduce al Sahasrara chakra. Così, quando la nostra Kundalini si muove lungo il nostro canale centrale, siamo portati a uno stato di consapevolezza senza pensieri che viene sperimentata quando il Sahasrara chakra viene aperto. Pertanto, la chiave per raggiungere un vero stato di meditazione, felicità e consapevolezza illuminata è quella di diventare una personalità più centrata, che non oscilli verso estremi emotivi, mentali o fisici. Ciò può essere ottenuto pulendo il nostro canale centrale e sollevando ripetutamente la Kundalini per rafforzarla e nutrirla.

Quando il nostro canale centrale è libero, le nostre opinioni riflettono naturalmente una moralità innata e le nostre azioni diventano automaticamente nutrienti per il nostro essere, poiché sono equilibrate. Questo equilibrio è la chiave per salire. Senza andare agli estremi degli umori e delle attività sul lato sinistro o sul lato destro, la nostra energia e attenzione gravitano naturalmente verso ciò che è elevato e favorevole alla nostra evoluzione spirituale.

vita quotidiana

Come bilanciare il canale centrale

Manifestando le qualità del nostro canale centrale nella nostra vita quotidiana, questo canale può diventare più forte. Ciò ci permette di rendere più profonde le nostre meditazioni e di essere meno suscettibili a squilibri. Quando trascuriamo questo canale, possiamo trovarci spesso fuori equilibrio e può essere difficile raggiungere uno stato di silenzio mentale.

Consigli per migliorare il tuo canale centrale:

- Di fronte ad un dilemma o ad una decisione difficile, cercare un approccio equilibrato non basato su opinioni estreme o vecchie abitudini. In una disputa, trovare un terreno comune è di solito la chiave per mantenere l’equilibrio.

- Cercare di focalizzarsi sulle proprie azioni piuttosto che sulle azioni degli altri. L’introspezione è la chiave per rimanere al centro.

- Essere soddisfatti del proprio corpo! La salute generale è importante ma, per il resto, non sprecare la propria attenzione ed energia su questo.

- Non discriminare le religioni né condannare le radici dei loro insegnamenti. Cercare piuttosto la verità in ciascuna di esse rimanendo distaccati dalle diverse interpretazioni.

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Shri Mataji sul Canale Centrale 
Antica conoscenza

L'inconscio collettivo

L'idea di un inconscio collettivo fu concepita per la prima volta nel mondo occidentale nel 1916 da Carl Jung, uno psicologo svizzero. Secondo Jung, esiste una personalità innata che è comune a ogni essere umano, a prescindere dagli aspetti di un individuo che sono costruiti come reazione al loro ambiente. Descrive un processo di individuazione, in base al quale la personalità di un individuo si sviluppa da un inconscio indifferenziato e le esperienze della vita di una persona diventano parte di un’energia onnipervadente ben funzionante. In altre parole, la personalità e le azioni di un individuo vengono inconsciamente guidate da una forza onnipresente che è innata e accessibile a tutti.

Il canale centrale è fondamentale per attingere a questo inconscio collettivo. Attraverso l'innalzamento della kundalini lungo il canale centrale fino ad al nostro settimo chakra sulla cima della nostra testa, il Sahasrara, qui si raggiunge uno stato di vera meditazione, senza pensiero. Qui, sebbene uno sia completamente consapevole (al contrario di qualsiasi tipo di trance) c'è un silenzio interiore. In questo stato, si va oltre la mente cosciente e ci si connette all'inconscio collettivo.

Il processo chiamato "individuazione" è in effetti ciò che un individuo sperimenta attraverso la realizzazione del Sé, quando la Kundalini viene risvegliata. In questo modo, la meditazione consente all'individuo di crescere in una personalità che è veramente parte integrante di un unico grande insieme.